Gravina in Puglia – Poggiorsini

 
 

Si attraversa il bellissimo ponte acquedotto in pietra della Madonna della Stella che collega scenograficamente le due sponde della gravina passando sopra l’affascinante habitat rupestre, esempio di unione tra uomo e natura. Qui le grotte erano usate come luogo di difesa e riparo, ma anche come abitazione o come luogo di culto, prima pagano e poi cristiano.

 

Saliamo attraverso una bellissima mulattiera al colle di Botromagno che offre uno dei panorami più suggestivi dell’Alta Murgia e nel quale è presente un parco archeologico dell’Età del Ferro. Scendiamo dall’altro lato del colle e percorriamo un brevissimo tratto di provinciale dove troviamo una grande fontana, un ottimo punto per abbeverarsi e per una breve pausa. Ripartiamo e ci immettiamo su una piccola strada di campagna  che segue il canale d’acqua La Pescara che ci accompagnerà per quasi tutto il resto del percorso. Il cammino si addentra nella Fossa Bradanica, subito spuntano le numerose Case della Riforma Fondiaria tra le vaste distese coltivate a cereali, una delle più importanti aree steppiche d’Italia. Le attraversiamo, il percorso si fa suggestivo, saliamo verso est ed affianchiamo la provinciale, la ferrovia  (Gioia del Colle – Rocchetta Sant’Antonio) ed il gradone dell’Alta Murgia. Dopodichè la lunghissima stradina di pietre si addentra nella valle per allontanarsi dall’altopiano e raggiungere la piccola Poggiorsini. Fu un tempo feudo della famiglia Orsini che diede il proprio nome al paese.  Fu popolato sin dal Paleolitico antico, anche grazie alla presenza di sorgenti d’acqua perenni che ancora scaturiscono nelle sue prossimità. Fu una stazione della via Appia antica e del tratturo Melfi-Castellaneta. Nel Medioevo il suo territorio fece parte del feudo di Castel Garagnone.

Lunghezza
25 km
Livello difficoltà
E-MEDIO
Dislivello
+395/-296m
Tempo percorrenza
7 h (soste incluse)
Fondo stradale
sterrati - mulattiere