Gioia del Colle – Cassano delle Murge
Si parte dal Castello Normanno-Svevo di Gioia del Colle, dove la leggenda narra dell’Imperatore, che accortosi della gravidanza, roso di gelosia fece gettare la giovane dama in una prigione ricavata sotto la torre detta appunto della regina. Qui Bianca Lancia fece nascere Manfredi, la quale in preda alla disperazione per essere stata accusata di infedeltà si recise i seni, che inviò su di un vassoio d’argento all’imperatore insieme al suo bambino.
Lasciato il centro storico e la città c’incamminiamo su lunghi sentieri brecciosi che seguono l’Acquedotto Pugliese fino a costeggiare i binari in disuso della linea ferroviaria Gioia del Colle – Rocchetta Sant’Antonio. Attraversiamo il suo passaggio a livello e percorriamo un bellissimo e ombroso viale di querce che ci riportano lungo gli sterrati dell’acquedotto circondati da distese verdi di ulivi in contrasto con la tipica terra rossa della Valle d’Itria che ormai abbiamo alle nostre spalle. Vediamo spuntare l’Ospedale Miulli, alle spalle del grosso edificio ci attende il Bosco di Mesola, che segna un cambiamento radicale del paesaggio.
Superato il ponte dell’acquedotto immerso nel bosco e continuando a seguire lo sterrato raggiungiamo facilmente la città di Cassano delle Murge.